Fatta erigere dall’Abate Marco Gallio intorno al 1615, Villa Gallia di Como ruota tutto intorno al grande salone, oggi sede di convegni e luogo di rappresentanza, alto due piani e interamente affrescato con scene mitologiche e paesaggistiche allegoriche. Il salone è affiancato da due logge a tre archi che si aprono in facciata.
Del giardino, che un tempo si estendeva fino alle pendici della collina retrostante, rimane solo la parte a lago con parterre all’italiana dove, tra varie statue antiche, spicca la moderna “Medusa” di Mimmo Paladino. L’opera proviene dalla collezione d’arte di Gianni Versace, conservata un tempo presso Villa Fontanelle di Moltrasio.